LA STORIA COSTITUZIONALE AMERICANA NELLA CULTURA GIURIDICA ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO - DOI: 10.12818/P.0304-2340.2019v74p233

Autores

  • Floriana Colao

Resumo

Nella cultura giuridica italiana l’incontro con la storia costituzionale degli Stati uniti è stato segnato dalla tensione tra radici locali e cosmopolitismo. Botta, Romagnosi, Compagnoni, Balbo, Amari guardavano all’America come Storia, nel ‘mito’ del paese più giovane e più ricco del vecchio Continente. Grazie alla Biblioteca di Brunialti i giuristi discutevano La democrazia in America di Tocqueville, la Costituzione degli Stati uniti d’America del Maine, più tardi La repubblica americana di Bryce. La Libertas americana era incompatibile con la cultura statualista e legalista dei Palma, Brunialti, Orlando; l’‘ammirare l’Inghilterra’ rendeva impensabili la supremazia della Carta costituzionale, il controllo di costituzionalità della legge, la cittadinanza come condivisione di diritti, l’equilibrio e bilanciamento di poteri. Chi evocava un ‘fare come gli americani’ guardava alla costruzione di istituzioni poggianti sull’identità nazionale, non sul limite ad una ‘sovranità tirannica’, chiave di volta de «We the people». L’idea del governo di gabinetto era incompatibile con il presidenzialismo; per le «condizioni dell’Italia» la «forma federale» era un’opzione perdente, nonostante Cattaneo. Il legame tra Stato, diritto e politica appariva come un’altra ‘eresia’ per gli ‘ammiratori’ del Rechtsstaat; nel Novecento non guardavano all’America i giuristi della tradizione ma gli intellettuali all’epoca engagés, quali Cantimori, Candeloro, ed i collaboratori del Dizionario di politica del Partito nazionale fascista. La Costituzione del 1948 non portava alcun segno della Carta americana, discussa alla Costituente; nel 1949-1950 Maranini trasfigurava il mito politico in modello giuridico-istituzionale per l’Italia repubblicana, in una sorta di ‘(ri) scoperta dell’America’.

PAROLE CHIAVE: Storia costituzionale. Costituzione americana. Dall’America all’Italia. Costituzionalisti italiani tra Ottocento e Novecento.

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Publicado

2019-06-18

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